domenica 11 maggio 2008

Auguri, mamma


EDMONDO DE AMICIS 

A MIA MADRE


Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni
e più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto.

Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei.
Vorrei veder me vecchio e lei...
dal sacrificio mio ringiovanita!

La Festa della mamma è, come quasi tutte le tradizioni di questo tipo, un’invenzione americana. Proposta da Anna Jarvis nel 1907, venne celebrata per la prima volta a Grafton, nel West Virginia, esattamente cento anni fa. La sua celebrazione fu resa ufficiale dal presidente Wilson nel 1914.

Già gli antichi Greci però festeggiavano le mamme, omaggiando Cibele, la dea-madre. I Romani avevano i Matronalia, festività in omaggio di Giunone.

Rose e cioccolatini, e poesie. Io ho scelto un poeta inusuale, Edmondo De Amicis, autore di “Cuore”.

Auguri, mamma!


Pablo Picasso, "Maternità", 1921



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LA FRASE DEL GIORNO
Pensando a mia madre e anche per un mio sentimento indistinto, veneravo tutte le donne come schiatta estranea, bella ed enigmatica, superiore a noi per innata bellezza e unità di natura, e che dobbiamo aver sacra perché ci è lontana come le stelle e le montagne azzurra e sembra più vicina a Dio.
HERMANN HESSE, Peter Camenzind




6 commenti:

Unknown ha detto...

sei una fonte vulcanica di pensieri, citazioni:Michelstaedter, la fiera del libro,la maternità..dovrò stamparti e leggerti un pò alla volta per assimilarti...

ora poi hai deciso che non vuoi più scalare da solo, ma passeggiare in bici..la tua donna con te...metaformosi? divenire? tutto fluisce, come conviene..

DR ha detto...

Mah... nella giubba di panno sudavo...

In effetti è la stessa immagine: io con la musa a passeggio. Là era nello zaino, qui sul manubrio. E si fatica anche in bicicletta. Ascendo sempre, sebbene con altri mezzi.

Unknown ha detto...

dicono che la vita è ascesi..ma a volte penso che, dopo tanta fatica nel salire, abbiamo diritto a camminare in pianura e fermarci presso un ruscelletto per sentirne il gorgoglio e ristorarci appagati...non è umana tutta questa fatica. anche per essa ci vuole la giusta misura

DR ha detto...

Sono un cultore dell'Ecclesiaste: c'è un tempo per ogni cosa...

Unknown ha detto...

il Qoelet..c'è anche una canzone, splendida, di fossati che parla del tempo

"C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare."

DR ha detto...

"Ogni uomo che nasce cade in un sogno così come uno cade in mare. Se cerca di arrampicarsi per prender aria come vorrebbero le persone inesperte, ecco che annega".
JOSEPH CONRAD, Lord Jim

Il tempo di sognare è sempre, così come quello di sperare. Abbandonarsi alla realtà, cedervi, è l'ultima opzione.