sabato 13 marzo 2010

La polvere da sparo

Il Medioevo ebbe termine con la Morte Nera, la peste bubbonica che giunse dall’Oriente nel 1347 e falcidiò un quarto della popolazione europea durante la seconda metà del XIV secolo. La società e la civilizzazione collassarono, il misticismo e la stregoneria dilagarono, la coltivazione della terra divenne difficoltosa per la scarsità di mano d’opera. Ma tale disastro pose le basi per il Rinascimento.

A dare una spinta alla chiusura dell’evo storico ci pensò anche la polvere da sparo, che modificò radicalmente la guerra come era intesa fino a quel momento da secoli e secoli: la tecnologia iniziò a soppiantare il valore con la meccanica, a sottomettere il coraggio alla macchina. Con il mutamento delle caratteristiche della guerra mutò anche lo stile di vita medievale: il bisogno di armi più sofisticate e il metodo per difendersi da esse favorì lo sviluppo della ricerca – basti pensare al genio di Leonardo da Vinci, che fiorì proprio a cavallo tra Medioevo e Rinascimento e proprio nell’ingegneria bellica. La guerra santa delle crociate, la prova di valore morale che dagli Spartani era discesa via via lungo il corso del tempo fino alle armate cristiane, si trasformò in un mezzo per tendere al fine politico e la potenza risaltò ancora di più come fattore decisivo.

Ma quando comparve nel mondo la polvere da sparo? Sconosciuto è il primo che ebbe l’idea di poter scagliare una palla di ferro attraverso un tubo di metallo grazie all’esplosione di una carica. Il più antico documento porta agli arabi, molto attivi nelle scienze in quel periodo: è del 1304. Ma anche gli europei non scherzavano: documenti del 1313 e 1314 attestano l’invenzione a Gand, in Belgio; un manoscritto del 1326 conservato nella Chiesa di Cristo a Oxford riporta il disegno del “pot-de-fer”, un primitivo cannone utilizzato durante l’assedio di Metz nel 1324 e da Edoardo III in Scozia nel 1327.

Da lì in avanti vi fu un veloce progredire delle armi da fuoco: la “ribaldequin”, una specie di mitragliatrice apparve nel 1339, e la usò ancora l’esercito di Edoardo III contro i francesi, e già nel 1387 ne venne costruita una a 144 canne. Il cannone e la polvere da sparo nel XIV secolo erano ormai una realtà: ad Augsburg nel 1340 era attiva una fabbrica di polvere; nel 1391 l’arsenale di Bologna ospitava 928 palle di ferro. Bombarde da 25 pollici vennero costruite sul finire del secolo: a Gand è ancora visibile la “Dulle Griet”. Il passo successivo fu l’invenzione dell’antenato del fucile, lo “scoppietto”, un cannoncino del peso di cinque chili trasportabile da un solo uomo, di cui si ha notizia già nel 1346. Per arrivare all’archibugio bisognerà attendere il XV secolo.




Gand, la Dulle Griet © Travel.com

I concetti feudali del Medioevo sono ormai superati quando un condottiero, Prospero Colonna, afferma che “le guerre sono vinte dall’industria e dall’astuzia piuttosto che dallo scontro delle armi”. Un’idea che viene da un nuovo modo di pensare, quello del Rinascimento…



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LA FRASE DEL GIORNO
Il fine della guerra è la pace.
MIGUEL DE CERVANTES, Don Chisciotte

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