mercoledì 14 luglio 2010

Niente più che lattine vuote


ERNESTO CARDENAL

COME LATTINE DI BIRRA VUOTE

Come lattine di birra vuote e cicche
Di sigarette spente, sono stati i miei giorni.
Come figure che passano per lo schermo della televisione
E scompaiono, così è passata la mia vita.
Come le automobili che passavano in fretta per le strade
Con risa di ragazze e musica di radio…
E la bellezza passò rapida, come il modello d’auto
E le canzoni di radio che passarono di moda.
E non è rimasto niente di quei giorni, niente
Più che lattine vuote e cicche spente,
risa in foto marcite, biglietti rotti,
e la segatura con la quale la mattina spazzarono i bar.


Lo scorrere del tempo è il protagonista di questa poesia di Ernesto Cardenal, poeta nicaraguense nato nel 1925 e diventato sacerdote e teologo dopo aver partecipato alla fallita “rivoluzione di aprile” che tentò di rovesciare il dittatore Somoza nel 1954. Cardenal riuscì venticinque anni dopo a entrare in Managua alla testa dei rivoluzionari che deposero il figlio di Somoza, Anastasio. Divenuto ministro della Cultura, entrò in conflitto con la Chiesa che lo sospese a divinis nel 1983.

Il tempo che scorre, si è detto. L’amara constatazione che il tempo è passato, che i giorni se ne sono andati via veloci, e l’immagine che Cardenal sceglie è davvero poco poetica: lattine di birra svuotate e schiacciate, mozziconi di sigaretta spenti. Tutto il nostro passato svanisce senza che neanche ce ne rendiamo conto: la canzone dell’estate non viene più trasmessa dalle radio, un’altra verrà a prendere il suo posto e nello stesso modo se ne andrà. Le automobili cambiano, i loro modelli si fanno sempre più sofisticati, hanno accessori nuovi, forme più eleganti, arrotondate. Niente più è rimasto di quei giorni, niente, se non la memoria…

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Mary McIntyre, “Beer cans 2”

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LA FRASE DEL GIORNO
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato
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BALTASAR GRACIÁN, Oracolo manuale




Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.


2 commenti:

Vania e Paolo ha detto...

...ma che angoscia!!!
...bella...ehhh...ma che angoscia !!!!!:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

C'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Io sono ottimista per natura, Cardenal invece, che è stato rivoluzionario, sacerdote e ministro, evidentemente non ritiene di avere ricordi che giustifichino la sua vita.