venerdì 28 ottobre 2011

Come le foglie


Gli uomini sono sempre stati avvinti dal ciclo delle stagioni: così per i poeti le foglie che spuntano sui rami e che poi, al compimento del periodo vegetativo, seccano e cadono, portate dal vento, diventano la perfetta analogia per la vita umana e per il suo corso. Leggiamone qualche variazione, in questo tempo d’autunno che colora i giardini e le strade con il giallo delle foglie: dall’antichità greca dell’VIII-VII secolo avanti Cristo ecco come specchi opposti l’immagine positiva di Omero, che espone il trionfo della vita concludendo con il rigoglio primaverile e quella negativa di Mimnermo, che prende spunto dal dato pittoresco delle foglie per poi perdersi in lugubri pensieri; poi la favolistica visione di Giacomo Leopardi, che però “imita” un componimento di Antoine-Vincent Arnault; e infine l’amara constatazione di Giuseppe Ungaretti, che in quattro dei versi più famosi della letteratura italiana esprime l’orrore e lo strazio della guerra, che uccide gli uomini trasformando le loro vite in una “corolla di tenebre”.
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OMERO

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[...] Magnanimo Tidide,
perché tu mi chiedi la mia stirpe?
Quale è la generazione delle foglie,
tale è anche quella degli uomini.
Le foglie, alcune il vento sparge a terra,
ma altre ne produce la selva rigogliosa,
e giunge la stagione di primavera:
così le generazioni degli uomini,
nasce una, l'altra scompare.


(dall’Iliade, VI 146-149) 
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MIMNERMO

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Al modo delle foglie che nel tempo
fiorito della primavera nascono
e ai raggi del sole rapide crescono,
noi simili a quelle per un attimo
abbiamo diletto del fiore dell'età
ignorando il bene e il male per dono dei Celesti.
Ma le nere dee ci stanno sempre al fianco,
l'una con il segno della grave vecchiaia
e l'altra della morte. Fulmineo
precipita il frutto di giovinezza,
come la luce d'un giorno sulla terra.
E quando il suo tempo è dileguato
è meglio la morte che la vita.


(Traduzione di Salvatore Quasimodo)
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GIACOMO LEOPARDI

IMITAZIONE


Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? - Dal faggio
Là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro.


(da Canti)
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GIUSEPPE UNGARETTI

SOLDATI


Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.


(da L’Allegria)



FOTOGRAFIA © KARIL
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LA FRASE DEL GIORNO
Come d'autunno si levan le foglie / l'una appresso dell'altra, infin che il ramo / vede a la terra tutte le sue spoglie; // similemente il mal seme d'Adamo: / gittansi di quel lito ad una ad una / per cenni, come augel per suo richiamo.
DANTE ALIGHIERI, Inferno, III, 112-117




Omero (VIII secolo a.C.), cantore greco identificato storicamente come l'autore dell'Iliade e dell'Odissea, i due massimi poemi epici della letteratura greca. Nell'antichità gli furono attribuite anche altre opere, tra cui il poemetto giocoso Batracomiomachia, i cosiddetti Inni omerici, il poemetto Margite e diversi poemi del ciclo epico.


Mimnermo  (Colofone o Smirne, VII secolo a.C. – prima metà del VI secolo a.C.), poeta elegiaco greco antico. Fu soprattutto poetaa dell'amore sensuale; cantò i piaceri della vita con un senso di malinconia per il rimpianto della giovinezza che fugge, per la consapevolezza della caducità di tutte le cose.


Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837), poeta, filosofo, scrittore e filologo italiano. La sua poesia si collega a un’approfondita riflessione sulla condizione e il destino dell’uomo nella civiltà moderna sulla traccia di una concezione radicalmente pessimistica dell’esistenza.


Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.


4 commenti:

Federica ha detto...

Belle e magiche... .
Fede

DR ha detto...

Sono grandissimi poeti...

Vania ha detto...

..ho una foto che ho scattato ieri..."foglia"...ruberò la poesia di Ungaretti.

..MERCI' !!!:)
ciaooo vania

DR ha detto...

la poesia di Ungaretti è quella che rende meglio l'idea, in sole nove parole!