mercoledì 28 marzo 2012

Assassino di emozioni

 

JON JUARISTI

TONTON MACOUTE

Dici che ho ammazzato la parte migliore di me
e che per questo sogno crimini, e colpisci nel segno.
             
Dentro di me è appostato un assassino,
tonton macoute
in occhiali scuri,
avvezzo a sparare contro le emozioni
troppo ingombranti.
             
Non domandarmi, amica, di trattarlo
con l'ingratitudine di un Baby Doc.
             
Mi è stato sempre fedele.
Più delle altre.

(da Suma de varia intención, 1987)

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Per comprendere questa poesia del basco Jon Juaristi occorre conoscere il sanguinoso fatto storico cui fa riferimento. I Tonton Macoutes erano la terribile polizia segreta haitiana, fondata nel 1959, agli ordini del dittatore “Papa Doc” Duvalier, ed ereditati poi con il potere dal figlio “Baby Doc”: rimasero attivi fino a che una rivolta costrinse all’esilio il giovane Duvalier, nel 1986. Presero nome da un “uomo nero” della tradizione isolana, che rapiva nottetempo i bambini e li infilava in un sacco di juta senza più farli ritrovare: lo stesso metodo dei sanguinari miliziani che facevano sparire gli oppositori… E Jon Juaristi usa questa terribile metafora per significare la crudeltà dell’assassino di emozioni che si trova dentro.

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UN TONTON MACOUTE CON UN MACHETE © LATIN AMERICAN STUDIES

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LA FRASE DEL GIORNO
L'uomo stolto, che sembri controllare il proprio corpo, ma nutra pensieri malvagi nella mente, fa uno sforzo vano. Può essere pericoloso reprimere il corpo, se si consente nello stesso tempo alla mente di andarsene fuori strada. Dove la mente vaga, presto o tardi il corpo la seguirà…
MOHANDAS KARAMCHAND GANDHI, Il mio credo, il mio pensiero




Jon Juaristi Linacero (Bilbao, 6 marzo, 1951), poeta, saggista e traduttore spagnolo. È stato direttore della Biblioteca Nazionale di Spagna tra il 2000 e il 2001 e dell’Istituto Cervantes dal 2001 al 2004. Partita dall’avanguardia del gruppo Pott, la sua poesia è influenzata da Unamuno, Blas de Otero e Auden.


4 commenti:

Vania ha detto...

..qui si, allora, fanno rumore le emozioni/il suono del cuore.
.... anche qui geniale metafora.:)

ciaooo Vania

DR ha detto...

e non so se questo controllare le emozioni sia un fatto positivo o se porti all'inaridimento o - al limite estremo - all'implosione.

Vania ha detto...

...lasciamo decantare questa tua riflessione.:)))

...a parte gli scherzi....credo che le emozioni/vita...in qualche modo devono affiorare altrimenti sarebbe davvero difficile sopravvivere/vivere...l'Uomo ha bisogno di emozionarsi è una parte del nostro cervello/cuore che lo richiede ed è stata "messa" apposta lì per usarla....essere usata.
...chi non vuole...si obbliga a non far affiorare le emozioni ...implode....ma quasi sempre in modo negativo del termine....almeno credo.

ciaooo Vania

DR ha detto...

sì, pensavo anch'io al lato negativo