lunedì 12 marzo 2012

Il bambino e gli aeroplani


ALEXIS DIAZ PIMIENTA

DAGLI OCCHI DI UN BAMBINO

Dagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani.
Se chiudesse gli occhi cadrebbero.
Solo la sua meraviglia li mantiene sospesi,
la sua piccola mano li fa alzare,
il suo cuore li muove e li allontana.
Senza un bambino appiccicato ai vetri,
alle alte ringhiere di una terrazza adulta,
gli aeroporti morirebbero di orrore.
Un bambino non potrà mai pronunciare
la parola “aeronautica”.
ma da lui dipenderà l'imitazione dell'uccello.
Un bambino non saprà calcolare le distanze
ma lui è la garanzia del ritorno.
Ogni aeroporto deve avere un bambino
appiccicato ai vetri,
vicino agli altoparlanti, dovunque si annidi
la paura.
Grazie a lui causerà meno lacrime il rientro di tutti,
soffrirà meno baci l'addio delle madri
e le hostess potranno evitare avvisi insulsi.
Un aeroplano nell'aria
sono molti i bambini che guardano l'orizzonte.

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Leggendo questi versi ho subito pensato a Intervista a un bambino di Wisława Szymborska: “Il Maestro respinge con disgusto l’assurdo pensiero / che un tavolo perso di vista debba restare un tavolo, / che una sedia alle sue spalle stia nei confini d’una sedia, / e nemmeno cerca d’approfittare dell’occasione.// Vero, è difficile sorprenderlo diverso, questo mondo”. Nella poesia del cubano Alexis Diaz Pimienta ritrovo quella meraviglia, quello stupore davanti al mondo che hanno i bambini e che è tipico dell’infanzia: ricordo i miei viaggi di esplorazione nel giardino di casa, che sembrava una giungla oppure un paradiso esotico. Pensare che siano i bambini a tenere in volo gli aeroplani significa ridare vita a quel bambino che è dentro di noi e che la vita con le sue vicissitudini e le sue amarezze confina sempre più spesso negli angoli bui.

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FOTOGRAFIA © PLANET HERO

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LA FRASE DEL GIORNO
Dove ci sono bambini c’è l’età dell’oro.
NOVALIS, Frammenti




Alexis Díaz Pimienta (L'Avana, 25 agosto 1966), poeta e scrittore cubano. Direttore della Cattedra di Poesia Improvvisata presso l'Università delle Arti, autore di romanzi, racconti, poesie e letteratura per bambini e ragazzi, è considerato uno dei più grandi ricercatori e professionisti dell'improvvisazione ("repentismo") a livello internazionale.


3 commenti:

Vania ha detto...

...bella questa poesia....come bella/interessante la tua spiegazione.

...il tempo/fretta/pigrizia è uno dei grandi nemici della Società dei bambini...."bambini piccoli" e "bambini grandi".
ciaoo Vania


...simpatica la nuova immagine...a misura di bambino.:))))

DR ha detto...

vedo che i bambini di oggi sono impegnatissimi, hanno un sacco di posti dove andare, amici da vedere, cose da fare (ho un cuginetto che va al nido e quasi gli serve un'agenda per gli appuntamenti)... La mia infanzia mi è sembrata più tranquilla, più a misura di bambino, appunto.

Vania ha detto...

...i bambini non sono impegnatissimi...sono gli adulti che li rendono impegnatissimi....a volte per obbligo e qui i problemi sono seri e non si possono giudicare ... ma molte volte no.

...qui ne avrei da dire TANTE....ma mi fermo potrei diventare molto noiosa e la più antipaticissima al mondo ;))))))
ciaoooooo Vania