venerdì 29 giugno 2012

Una lettera


LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR

LA TUA LETTERA SUL LENZUOLO

La tua lettera sul lenzuolo, sotto la lampada odorosa
azzurra come la camicia nuova che il giovanotto si liscia
canticchiando, come il cielo e il mare e il mio sogno
la tua lettera. Il mare ha il suo sale, e l’aria il latte il pane il riso, dico il suo sale
la vita ha la sua linfa, e la terra il suo senso
il senso di Dio e il suo moto.
La tua lettera. Senza di lei la vita non sarebbe vita
le tue labbra mio sale e mio sole, aria mia fresca e mia neve.

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L’Altro. La presenza dell’Altro nella nostra vita è quello che le dà un senso. Come l’innamorata che spedisce una lettera azzurra a Léopold Sédar Senghor, poeta senegalese di lingua francese, teorico della négritude e, non ultimo, presidente per cinque mandati e ventun anni del suo paese. Non importa neppure che cosa sia scritto in quella lettera: è lì, sul lenzuolo ed emette il suo segnale come un radar. Che nostalgia dei tempi in cui ci si scrivevano lettere profumate, con inchiostro blu. Ci volevano giorni per avere la risposta, si trepidava anche nell’attesa, ma si viveva, si ragionava, si dubitava, ci si macerava, si ripensava a quello che si era scritto, a quello che ci era stato scritto. Adesso premiamo un pulsante e parte l’e-mail, il messaggio in chat, l’SMS… E non c’è più la poesia.

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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

 

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LA FRASE DEL GIORNO
Chi ha cuore ha anche carta.
PROVERBIO ITALIANO




Léopold Sédar Senghor (Joal, 9 ottobre 1906 – Verson, Francia, 20 dicembre 2001), politico e poeta senegalese di lingua francese che tra le due guerre fu, con Aimé Césaire, il vate e l'ideologo della négritude, movimento nato per affrancare i popoli africani dal complesso di inferiorità imposto dai colonizzatori.


2 commenti:

Vania ha detto...

...devo ammettere che questo post mi piace per intero...una carta non stropicciata.:))

...e devo ammettere che la scorsa settimana in un supermercato..mi è scivolata la mano...reparto cartoleria...un bustina con 10 piccoli bigliettini di quell'azzurro in foto...MA NON DIRLO A NESSUNO....:)))

ciaoo Vania

DR ha detto...

Sono attratto dagli epistolari: li leggo cercando di carpire il segreto dei grandi scrittori, lì sono tra le quattro mura di casa, si lasciano andare. Ho capito più di Hemingway dalle sue lettere che dai suoi romanzi, ad esempio...

E ammetto di aver mantenuto qualche rapporto epistolare negli Anni '80, prima che arrivassero Internet e gli stramaledetti telefonini: il fascino di quelle buste recapitate dal postino, la carta profumata, l'inchiostro, le parole vergate da una mano amica. Lo so, sono romantico, come chi acquista una bustina con 10 piccoli bigliettini azzurri...