giovedì 20 ottobre 2016

Ora l’autunno

 

EDNA ST. VINCENT MILLAY

CANTO D’AUTUNNO

Ora l’autunno ha brividi
nel gambo della rosa.
Alte e lontane scale
s’appoggiano tra i frutti.

L’autunno ora s’arrampica
sull’intrecciata trama
e la rosa ricorda la polvere
da cui fu generata.

Più lucente del fiore
sul cespuglio di rosa
è la bacca arancione,
ora avvizzita, amara;

in ozio la bellezza non sa stare;
tutto accade in suo nome;
ma la rosa ricorda la polvere
da cui fu generata.

(Autumn Chant, da The Harp Weaver and Others Poems, 1923 – Trad. di Silvio Raffo)

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Come nota la poetessa statunitense Edna St. Vincent Millay, l’autunno è un tempo di passaggio: la decadenza dell’anno conduce verso l’inverno, verso il riposo vegetativo. È il momento della raccolta degli ultimi frutti, ma non una celebrazione della fine: la rosa che avvizzisce e muore sa che il suo essere è ancora nella radice e che a primavera risorgerà.

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Rosa

FOTOGRAFIA © WALLPAPERS HOME

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LA FRASE DEL GIORNO
I tuoi alberi, in questo giorno d’autunno, dolenti e piegati, / che gridano di colore.
EDNA ST. VINCENT MILLAY, Il mondo di Dio




Edna St. Vincent Millay (Rockland, 22 febbraio 1892 – Austerlitz, 19 ottobre 1950), poetessa e attivista femminista statunitense. Fu insignita del Premio Pulitzer per la Poesia nel 1923. Il poeta Richard Wilbur scrisse di lei che “ha scritto alcuni dei più bei sonetti del secolo”.


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