mercoledì 12 novembre 2008

Effetti della crisi


Non ci bastava andare a fare la spesa e scoprire che un chilo di pasta costa 1,64 euro, il doppio di un anno fa. Non ci bastavano neanche i timori dopo il crollo ripetuto di Wall Street e delle Borse mondiali. I mezzi di comunicazione ritengono che non siamo in grado di comprendere che la crisi è globale, che il capitalismo ha una febbre da cavallo e la recessione non è un fantasma dietro l'angolo, ma quasi una certezza per il prossimo anno.

Ed ecco che segnalano altri sintomi: le grandi case d'aste hanno rivisto al ribasso i loro listini del 30-40 %. Nonostante questo Christie's ha venduto "Livre, pipe et verres" di Juan Gris a quasi ventuno milioni di dollari e Sotheby's ha battuto la "Composizione suprematista" di Kazimir Malevitch a sessanta milioni di dollari. Ma un "Arlecchino" di Picasso è stato ritirato e la sala non è stata entusiasta di spendere in questi momenti.

Non basta. L'incanto dei tartufi quest'anno ha realizzato l'85% in meno dello scorso anno. Lo cita "La Stampa" di Lunedì 10 novembre.

Sono questi gli effetti della crisi, quelli veri secondo i mass media. Non il pensionato che non arriva alla quarta settimana e deve ricorrere alla Caritas. Non le coppie che non riescono a pagare il mutuo. I dipinti di Picasso e i tartufi.

Be', se lo tsunami economico riuscirà a spazzare via queste ipocrisie, a qualcosa allora sarà servito.


Folla a wall Street il 24 ottobre 1929
Immagine da: Herodote.net



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LA FRASE DEL GIORNO
C'è un lavorio continuo, invincibile, con cui il tempo avanza, si porta via qualunque forza e la disgrega operosamente.
PLUTARCO, Sertorio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo, i mass media sono veramente ridicoli e io non ne posso più. Buona serata!

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo, come mai sei "appassionato" degli alpini? sei un ex?!?! beh, se è così complimenti! Da friulana doc, vive la Julia!

DR ha detto...

Innanzitutto, benvenuta, giulia.
Da tempo critico i mass media per la loro vacuità e la loro ipocrisia.

Poi, un alpino non è mai un ex... al massimo è un vecio alpino. Comunque sì, lo sono, anche se ero nell'Orobica - ora soppressa, sigh - a Merano. Prima dell'immagine di Vettriano nel mio profilo c'era un alpino scalatore. Il Friuli è nel mio cuore per le tante estati passate a Lignano Sabbiadoro e per le adunate di Udine '96 (20 anni dal terremoto, che brividi a sfilare tra i "grazie") e Trieste 2004 pavesata di tricolore.

W la Julia, allora, e ciao