lunedì 9 marzo 2009

Un frutto appena sbucciato


GIORGIO CAPRONI

MARZO


Dopo la pioggia la terra
è un frutto appena sbucciato.

Il fiato del fieno bagnato
è più acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra.


(da Come un'allegoria, 1936)


È di un giovane Giorgio Caproni questa poesia su marzo: la scrisse a cavallo dei vent'anni, all'inizio del suo lungo itinerario artistico - il poeta livornese morì a Roma nel 1990, alla soglia degli ottant'anni. Qui esprime la sua emozione davanti a un paesaggio che si apre dopo uno scroscio di pioggia, nella variabilità atmosferica tipica del mese. L'analogia che apre la lirica è fulminante e Caproni ha voluto isolarla per darle ancora maggior risalto: la terra, che ancora non è rifiorita ma che non è più il suolo inoperoso dell'inverno, dà l'idea di un frutto sbucciato, una mela, un'arancia, con quel suo velo acquoso che andrà rapidamente asciugandosi.

Un ermetico si sarebbe fermato qui. Caproni invece specifica, amplia il panorama: quello che lo colpisce è una figura di ragazza che appare in una casa, nel breve movimento per aprire una finestra. Il sole che è ritornato, che è simbolo di primavera, rigoglio e speranza, quel sole che leva odori pungenti dal fieno bagnato, sembra essere giunto proprio per cogliere quell'attimo, quella ragazza affacciata a una finestra.




Roy Lichtenstein, "Ragazza alla finestra"


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LA FRASE DEL GIORNO
Tidide magnanimo, perché mi domandi della mia nascita? Quale è il nascere delle foglie tale anche degli uomini: le foglie ora le spande il vento a terra, ora ne genera nuovamente la selva nella stagione di primavera.
OMERO, Odissea




Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro espressionismo, approdò a un ermetismo rivestito di un impressionismo idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento.


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