domenica 14 giugno 2009

La sete di Jiménez


JUAN RAMÓN JIMÉNEZ

SÌ, SETE, SETE, SETE ORRIBILE!

Sì, sete, sete, sete orribile!
...Ma... lasciami il bicchiere
vuoto...!

(da Eternità, 1917)


Questa brevissima poesia di Juan Ramón Jiménez è un’esaltazione del desiderio, del senso dell’attesa. Come per il Natale, che vive della magica atmosfera dell’Avvento e la trasforma in malinconia già il pomeriggio del 25 dicembre. O come il “sabato del villaggio” leopardiano, con la spensierata allegria che il giorno dopo sarà già smorzata dai pensieri della settimana prossima a iniziare. Il desiderio dunque, ancora più della sua realizzazione. “In attendere è gioia più compita”. Lo diceva anche Eugenio Montale.

 

Fotografia: Pngall

 

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LA FRASE DEL GIORNO
Ci sono due scopi nella vita: il primo è di ottenere ciò che vogliamo; il secondo di godercelo. Solo gli uomini più saggi riescono a compiere il secondo.
L.P.SMITH, Afterthoughts, I




JimenezJuan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.


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