giovedì 16 giugno 2011

L’India maneggevole


MONIZA ALVI

MAPPA DELL’INDIA

Se fisso il paese abbastanza a lungo
riesco a sollevarlo dalla carta,
lo alzo come un lembo di pelle.

Talvolta è un calendario dell’avvento
ogni città ha una finestra
che lascio aperta
ogni volta un po’ di più.

L’India è maneggevole, più piccola della
mia mano, il fiume Mahanadi
più sottile della linea della vita.

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Che bella immagine questa della poetessa anglo-pakistana Moniza Alvi, nata a Lahore nel 1954 e cresciuta in Inghilterra, nell’Hertfordshire: la forza della poesia, la libera e sfrenata potenza della fantasia sono in grado di dare vita a una piatta carta geografica, sono capaci di concentrare quel paese di oltre tre milioni di chilometri quadrati nel palmo di una mano, di viaggiarvi sognando, toccando a piacimento città dopo città come se fossero le finestrelle aperte su un calendario dell’Avvento. Il grande nel piccolo, il piccolo nel grande: il miracolo della poesia, quello che nel cuore di una casa inglese trasforma il Mahanadi, fiume che attraversa lo stato dell’Orissa prima di gettarsi nel Golfo del Bengala, in una linea della vita.

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Immagine © Georgeta Blanaru/Pexels

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LA FRASE DEL GIORNO
La carta geografica, insomma, anche se statica, presuppone un’idea narrativa, è concepita in funzione d’un itinerario, è un’Odissea.
ITALO CALVINO, Collezione di sabbia




Moniza Alvi (Lahore, febbraio 1954), poetessa e scrittrice pakistano-britannica. Dopo aver esordito nel 1991 in un libro a quattro mani con Peter Daniels, Peacock Luggages, vincitore del Poetry Business Prize, ha pubblicato dieci raccolte di poesie.


2 commenti:

Vania ha detto...

...molto bello questo post...con "poco"...si può "tutto"...almeno nella Poesia.:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

per sognare non occorre neppure partire