lunedì 4 marzo 2013

Centenario di Sebastiano Carta

 

Ricorre oggi il centenario della nascita di Sebastiano Carta. Il poeta e pittore futurista, nacque il 4 marzo 1913 a Priolo, in Sicilia, e si trasferì giovanissimo a Roma per seguire il movimento di Filippo Tommaso Marinetti, partecipando alle “Parole libere”. Il suo apporto trasgressivo e polemista lo porterà in seguito ad accostare artisticamente i territori del Surrealismo e dell’Espressionismo. Carta morì a Roma nel 1973.

 

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CERCHIO

Non sogni, umani suoni.
Idee girano, mai spendono.
Intenzione di spazi, la terra.
Mare fondo, immagini, acque.
Miracolo non guasta continuo giro terso.
Scheletri di gesso, memorie.
Acquista forma, Materia: catalogarla.
Per questo s’è inventato l’uomo.
Passiva coscienza dei colori.
Est troppo giallo, senza motori.
L’argento di una curva sottile già decade.
Tubi con indicazioni matematiche salgono.

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IL FONDO DEL CRATERE

Odora di zolfo e d’acido
ogni molle odissea di lava.

Su uno specchio
lentissimo di rosso
ferree pinne galleggiano.

Dolcissime leggende sul cristallo
adombrato di purpureo sonno
ove il deserto si fa più raro
e le piriti signoreggiano il cristallo.

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LE OSSIDAZIONI, II

D’avversi stili
si compone poesia.
Frane mutano
destini e viscere.
Ma il tempo procede
implacabile lento.
su rive di laghi incolori
si piantano baracche.
E rauchi minatori s’urtano
nel gioco dei dadi e delle carte.

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DIPINTO DI SEBASTIANO CARTA

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LA FRASE DEL GIORNO
Noi siamo perversi, o illusi incantati, o deserti. Sono solo. Dipingere è un togliersi di mezzo
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SEBASTIANO CARTA




Sebastiano Carta
(Priolo Gargallo, 4 marzo 1913 – Roma, 8 luglio 1973), pittore e poeta italiano, autore di opere appartenenti al futurismo. Marinetti ne intuì subito la forza espressiva e le potenzialità e lo introdusse nel gruppo romano, del quale Carta rappresentò il lato più anarchico e trasgressivo, discostandosi anche dagli stilemi più tradizionali del movimento.


5 commenti:

Paolo ha detto...

Diventa un discreto poeta quando si scorda di fare il futurista....

DR ha detto...

cosa che si può dire in effetti di tutti i futuristi, praticamente

Vania ha detto...

...direi solo....(anzi copio)...nella mia grande ignoranza...che...:
"D’avversi stili
si compone poesia"

..comunque per me da leggere con gran calma :)))
ciaooo Vania:)

DR ha detto...

poesia si compone di svariatissimi stili.... futuristi, espressionisti, surrealisti, simbolisti, modernisti... Poesia...

Γ.Σιδέρης ha detto...

It's true that it would be unfair to view any poet solely through the prism of their 'movement', however I also think it's true that Futurism, even in its most naive cliched form, had its charm -precisely because of its almost comic-book like hyperbole