sabato 3 febbraio 2018

Il nostro paradiso


ROBERT LOWELL

QUI CI PRENDEMMO IL NOSTRO PARADISO

Qui ci prendemmo il nostro paradiso –
se non qui dove, amore?

Queste tre settimane il tempo
ha accumulato vapore
come lo specchio di un bagno:
colline, vacche, le collinette delle talpe,
un entroterra senza oceano…

il raccolto
che fischiamo dall’erba.

La quercia fulminata che ha perso
un ramo di una tonnellata
scuote ancora le sue foglie verdi
e prende la luce,
come se fosse viva.

Lo si sopporta? in natura
da seme a pula senza tragedia?

La follia viene da qualche cosa –
il presente, sì,
vi siamo dentro;
è l’infezione
delle cose passate…

la carta crepitante dell’Atlantico
che non sento da tre anni.

Perché si ama una donna
più delle donne?

(da Giorno per giorno, 1977 - Traduzione di Francesco Rognoni)

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Questi versi dello scrittore statunitense Robert Lowell sono destinati al suo ultimo amore, la ventinovenne autrice inglese Lady Caroline Blackwood, con la quale intrecciò una relazione a partire dal 1970, dopo essersi separato dalla seconda moglie. È un carpe diem abbastanza nihilista in cui il luogo e il tempo assumono rilevanza tanto da diventare un Eden terrestre di tre settimane.

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Country

FOTOGRAFIA © POPSUGAR

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LA FRASE DEL GIORNO
Una porzione di Paradiso è ancora sulla terra, / e l’Eden rivive nel primo bacio d’amore.

GEORGE GORDON BYRON, Ore d’ozio




Robert Traill Spence IV Lowell (Boston, 1º marzo 1917 – New York, 12 settembre 1977), poeta e saggista statunitense, è considerato il fondatore della poesia confessionale. Vincitore di due Premi Pulitzer per la poesia, è stato designato poeta laureato dalla Biblioteca del Congresso nel 1946.


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